L’Istituto “Cassarà-Guida” protagonista della marcia colorata di blu per le vie del Paese.
Lo scorso Aprile,
l’Istituto Comprensivo “ Cassarà-Guida” ha guidato il corteo di
sensibilizzazione sull'autismo a cui hanno partecipato altre scolaresche e
tutti coloro che hanno a cuore la delicata tematica.
La manifestazione è
stata voluta dall'associazione partinicese “ Autismo arriva. L’Aurora” che, da
due anni, collabora col dirigente, dott. Vincenzo Salvia, perché Aurora, alunna
autistica, frequenta la classe seconda della scuola media Cassarà.
Noi alunni delle classi
prime della Scuola Media siamo stati coinvolti tutti, sia agli incontri con
alcuni esperti che ci hanno guidati a conoscere l'autismo per vincere la paura,
la diffidenza di chi è diverso da noi; sia alla manifestazione “ nel blu oltre
il muro”.
Volendo approfondire la
conoscenza della compagna Aurora abbiamo intervistato la sua docente di
sostegno; professoressa Irene Scardina, che con grande professionalità lavora
quotidianamente con Lei.
Ecco di seguito
l’intervista:
1 Che attività svolge con Aurora?
Le attività che svolge Aurora sono
di tipo manualistico. Realizza puzzle, incastri, classifica; e grazie alla
classificazione riconosce tantissime categorie di oggetti. Le sue, sono
attività utili a rilassarla e nello stesso tempo le permettono di concentrarsi.
Molto spesso predilige poter lavorare con un compagno che sceglie lei stessa, e
con il quale svolge un’attività di creazione.
Insieme costruiscono collage molto
semplici, utilizzano la carta crespa e il soggetto da realizzare non sempre è ben
definito.
Riconosce, inoltre, le lettere
dell’alfabeto, sa contare fino a dieci, riconosce i suoni degli oggetti che,
precedentemente, ha classificato.
E’ molto brava per le sue
potenzialità, lavora e s’impegna tanto.
E’ da ammirare in quello che fa,
perché da il massimo!
2) Sappiamo che Aurora ha un buon
rapporto con i suoi compagni, che cosa le piace fare con loro?
Spesso Aurora chiede l’aiuto dei
suoi compagni. Ha già quelle preferite e
con esse non svolge, soltanto, quanto detto sopra, ma spesso, da loro, si fa
coccolare, accarezzare e predilige il contatto con le mani.
Ci può
spiegare in poche parole che cos'è il Blueday?
Questa giornata nazionale è nata
per sensibilizzare tutta la cittadinanza affinché possa acquisire
consapevolezza su questa malattia che al primo impatto può sembrare strana
perché poco conosciuta; ma esiste un mondo complesso che è giusto far
comprendere agli altri.
E’ stato il Ministero
dell’Istruzione che ha stabilito il 2 aprile come giornata Blueday ed è spesso
preceduta da una settimana di sensibilizzazione presso le scuole dove gli
alunni rappresentano gli adulti del domani, coloro che dovranno affrontare
questo tipo di problematiche con più consapevolezza.
Il nostro Istituto aderisce per
farvi capire quanto sia importante interagire con le persone autistiche dalle
quali, proprio perché non conosciamo il problema, stiamo lontani per paura e
per diffidenza.
Secondo lei, quali sono ancora le
barriere che rendono difficili nel nostro paese affrontare problematiche come
quelle di Aurora?
Principalmente esistono le barriere
del cuore perché spesso subentra la diffidenza, l’insensibilità, la paura che ci tiene distanti; abbattere queste
barriere sarà difficile ma bisogna iniziare a farlo, portando in superficie la
sensibilità e l’amore che sono dentro di noi.
Insieme si può fare tanto, anche
solamente regalare un sorriso vero.
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