La battaglia per le proprie idee, il ricordo nostalgico di Danilo Dolci e “Lo Sciopero alla rovescia“



Articolo di Ginevra Davì (III B)

Mercoledì 5 febbraio 2020 presso l’aula magna dell’istituto “Cassarà Guida” di Partinico si è svolto un importante convegno sulla vita e sulle iniziative condotte in Sicilia da Danilo Dolci. Al convegno erano presenti tutte le classi terze della medesima scuola, 3^A, 3^B, 3^C, 3^D, 3^E e 3^F.
<<Come vorresti che fosse la tua scuola? >> può sembrare una domanda banale e insignificante in cui, però, a mio avviso è racchiuso un grande valore visto da occhi consapevoli della società d’altri tempi, nella nostra piccola ma grande isola. Danilo Dolci rivolgeva questa domanda ai bambini più piccoli, che hanno bisogno di essere istruiti nel migliore dei modi e di essere guidati nel “tunnel” dei propri sogni per poi soddisfare i loro desideri.

Gli alunni del "Ninni Cassarà" in Via Sciopero alla Rovescia con Amico Dolci
Egli era un uomo gentile nell’animo e desideroso di far cambiare la società siciliana in meglio. Nacque a Sesana, in provincia di Trieste e fin da piccolo scelse la libertà. Nel corso della sua vita frequentò diverse scuole, istruirsi per lui veniva prima di tutto, ma ad un certo punto decise di interrompere il suo percorso di studi per dedicarsi all’esperienza di Nomadelfia a Fossoli.
Successivamente decise di trasferirsi in Sicilia, dove trovò un ambiente molto diverso da quello a cui era abituato e decise di migliorarlo. Ma come? Facendo digiuni, manifestazioni, scioperi e numerose lotte non violente contro l’analfabetismo, la disoccupazione e le disparità sociali. Cosa che, nell’aula magna della nostra scuola, è stata puntualizzata leggendo alcuni stralci di documenti scritti da Danilo stesso e dall’avvocato e costituzionalista Piero Calamandrei in seguito all’arresto di Danilo a causa dello Sciopero Alla Rovescia, che è stato rappresentato in modo enfatico grazie alla sceneggiatura scritta e interpretata dall’attore Filippo Grillo, uno degli ospiti dell’evento. Ma cos’è questo “Sciopero Alla Rovescia”? Lo sciopero in questione venne progettato da Danilo Dolci nel ‘56, fu uno sciopero contro la disoccupazione: molti disoccupati del paese si riunirono per lavorare (da ciò deriva, infatti, il termine “alla rovescia”).
All’evento era presente anche uno dei figli di Danilo, Amico Dolci, disposto a testimoniare le innumerevoli proteste in nome della libertà fatte dal padre. Negli occhi di tutti i presenti si leggeva un sentimento di approvazione rispetto alle idee di Danilo e, invece, un sentimento di compassione verso l’arresto di quest’ultimo. Alla fine dell’incredibile evento ogni persona presente ha avuto l’opportunità di fare delle domande, esse non sono tardate ad arrivare e Amico con la sua cordialità e disponibilità si è affrettato a rispondere a tutti i quesiti.
Credo che la vicenda abbia fatto scaturire nel cuore dei giovani il desiderio di non arrendersi mai di fronte al deprezzamento delle proprie idee e che abbia fatto crescere in loro la voglia di lottare per esse.
Ringrazio i docenti per aver organizzato questo bellissimo evento, Amico Dolci per aver testimoniato con la sua cordialità le opere compiute dal padre nel corso della sua vita, in mancanza, purtroppo, di una sua testimonianza diretta e Danilo per averci fatto capire che, lottando, anche quella piccola cosa che vorremo cambiare di noi stessi può essere cambiata e che, se usciremo vincitori da questa piccola battaglia, potremo passare a cambiare in meglio qualcosa di più grande, quindi, vincere la guerra.

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